Home » webzine » Fisco e Tasse » Detrazioni fiscali: “Bonus verde” in cosa consiste?
Inserito nella Legge di Bilancio, il bonus verde è una nuova detrazione fiscale legata all’immobile.
Una sorta di ecobonus per chi proprietario o avente titolo di un immobile, sostiene spese per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte di pertinenza degli immobili privati di qualunque tipo, quindi terrazzi, giardini, balconi, anche condominiali.
Come pure impianti di irrigazione e /o lavori di recupero del verde per giardini di interesse storico.
Come per le altre detrazioni già in vigore e prorogate per il 2018, possono beneficiare dell’ecobonus, pari al 36% di detrazione Irpef, tutti coloro che, a partire dal 1° gennaio di quest’anno, sosterranno spese di sistemazione del verde e per il recupero del verde storico, fino a un massimo di spesa di 5000 euro ad immobile.

La misura, infatti, riguarda la casa, non già la persona, per cui è possibile, in caso di più interventi su più immobili ammissibili all’agevolazione, cumulare più detrazioni.
L’importo suddiviso in 10 quote, potrà essere scaricato dalle tasse in 10 anni – circa 180 euro l’anno – mentre le spese sostenute dovranno essere documentate da scontrini, fatture ed equipollenti, pagati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni.
Dal bonus escluse le spese di manutenzione ordinaria di giardini preesistenti.
Il nuovo “bonus verde”, in cui rientrano anche le spese sostenute per la progettazione e manutenzione connesse agli interventi, spetta a privati e condomini che sostengono spese per:
- sistemazione del verde come sono giardini, terrazzi, balconi anche condominiali;
- recupero del verde di giardini di interesse storico;
- fornitura di piante o arbusti;
- riqualificazione di prati
- lavori e interventi per la trasformazione di un’area incolta in aiuole e piccoli prati.
L’agevolazione fiscale può essere inoltre utilizzata anche per impianti di irrigazione, realizzazione di pozzi, copertura a verde e giardini pensili.
Non sono invece ammesse, come forse qualcuno pensava, nè le spese fatte in economia direttamente sul proprio giardino o terrazzo; e neppure le spese di manutenzione ordinaria annuale di giardini sia privati che condominiali già esistenti.
Nel documento attuativo tutti i dettagli e le modalità per accedervi.
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