Reclute "mosce".
Più della metà dei ragazzi scartati dal Servizio Militare. La fluidificazione dei ruoli di genere nei giovani maschi cinesi, è diventato un problema.
Inclinazioni inidonee
La Cina affronta una “crisi di mascolinità”.
Secondo il Governo di Beijing, i maschietti di oggi – in troppi casi – non varrebbero granché: si truccano gli occhi, si ammirano allo specchio, passano troppo tempo online e con i videogiochi, pensano solo a divertirsi e si fanno pure dei tatuaggi troppo vistosi.
La “mosceria” dei giovani maschi cinesi è stata da tempo ufficialmente identificata come una sorta di emergenza nazionale.
Già nel 2017 il People’s Liberation Army – l’Esercito Popolare di Liberazione – si è pubblicamente lamentato della scarsa qualità delle sue reclute.
In certe circoscrizioni fino alla metà dei ragazzi che si presentavano per la chiamata alle armi era risultata “inidonea” al servizio militare.
Il PLA ha perfino rilasciato delle statistiche al riguardo.
Secondo un lancio dell’Agence France-Presse, circa il 20% dei respinti era stato scartato per obesità, un altro 8% per “ingrossamento della vena testicolare”.
Il primo fenomeno è stato attribuito al troppo tempo passato con i videogiochi, il secondo a “pratiche masturbatorie”.