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Commissione Europea - Economia Circolare

Plastica usa e getta

concluso il percorso di approvazione della direttiva.

Soddisfazione della Commissione per l’adozione delle nuove norme da parte del Consiglio dell’UE.

Bruxelles, 21 maggio 2019 –

Sono state adottate la scorsa settimana dal Consiglio dell’Ue le misure in materia di plastica monouso che erano state proposte dalla Commissione. 

Come previsto dal sistema legislativo europeo, si è così concluso il percorso di approvazione della  direttiva, la cui proposta di risoluzione era stata avanzatapiù o meno un anno fa.

Le norme riguardano la messa al bando di una serie di prodotti mono utilizzo tra i più presenti e abbondanti sulle nostre spiagge come piatti, bicchieri, cannucce insieme ad attrezzi da pesca e plastiche oxo-degradabili. 

I nuovi divieti l’Ue in prima linea nella lotta globale contro  rifiuti che inquinamento l’ambiente marino. 

Fuori dal mercato dunque prodotti monouso di plastica che possono essere sostituiti con alternativi disponibili e per tutti gli altri limite di utilizzo.


Attraverso infatti una riduzione nazionale dei consumi si punta a eliminarne gradualmente l’impiego.


Attenzione rivolta anche sui requisiti di etichettatura e gestione dei rifiuti con l’introduzione di nuovi obblighi di risanamento ambientale per i produttori.

Le dichiarazioni

Frans Timmermans, primo vicepresidente responsabile per lo sviluppo sostenibile ha dichiarato:

“C’è una crescente sensazione di urgenza nella società europea di fare tutto il possibile per fermare l’inquinamento plastico nei nostri oceani e l’Unione europea sta rispondendo a questo chiaro appello dei nostri cittadini. 

Abbiamo intrapreso iniziative ambiziose introducendo misure concrete per ridurre l’uso di materie plastiche monouso: le nuove norme adottate oggi ci aiuteranno a proteggere la salute delle nostre persone ea salvaguardare il nostro ambiente naturale, promuovendo al tempo stesso una produzione e un consumo più sostenibili. 

Tutti sono orgogliosi che l’Europa stia fissando nuovi e ambiziosi standard, aprendo la strada al resto del mondo “.

 

Il Jyrki Katainen, vicepresidente responsabile per l’occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha aggiunto:

“In un’economia moderna dobbiamo ridurre la quantità di rifiuti di plastica e assicurarci di riciclare la maggior parte delle materie plastiche utilizzate. porteranno nuove opportunità per le imprese europee, aumentando la loro competitività, crescita e creazione di posti di lavoro.

Una volta implementata, le nuove regole non solo affronteranno l’inquinamento plastico, ma renderanno l’Unione europea leader mondiale in una politica plastica più sostenibile, portando avanti il nostro economia circolare.”


Al, Karmenu Vella Commissario per l’ambiente, gli affari marittimi e la pesca ha quindi così concluso: 

“Le cannucce o le forchette di plastica sono piccoli oggetti ma possono causare danni grandi e duraturi . La legislazione sulle materie plastiche monouso affronterà il 70% degli articoli che inquinano le acque marine, evitando danni ambientali che  altrimenti sarebbe costato 22 miliardi di euro entro il 2030. 

L’UE ha consegnato rapidamente ed efficacemente una proposta presentata dalla Commissione solo un anno fa. Tutto sommato, è la legislazione europea al suo meglio – rispondere alla domanda popolare, a vantaggio del pianeta e dei suoi abitanti e veramente guidando il mondo. “

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Le misure approvate

Le nuove regole, si legge nel Comunicato stampa diffuso, sono proporzionate e personalizzate per ottenere i migliori risultati. Ciò significa che saranno applicate diverse misure a diversi prodotti. Le nuove regole introdurranno: Un divieto nei prodotti monouso di plastica per i quali esistono alternative sul mercato: bastoncini germoglio del cotone, posate, piatti, cannucce, agitatori, bastoni per palloncini, così come tazze, contenitori per alimenti e bevande in polistirene espanso e tutti i prodotti fatti di plastica oxo-degradabile. Misure per ridurre il consumo di contenitori per alimenti e bicchieri per bevande in plastica e specifica marcatura ed etichettatura di determinati prodotti. Programmi di responsabilità estesa per i produttori che coprono i costi per ripulire i rifiuti, applicati a prodotti come filtri per il tabacco e attrezzi da pesca. Obiettivo di raccoltadifferenziata del 90% per le bottiglie di plastica entro il 2029 (77% entro il 2025) e l’introduzione di requisiti di progettazione per collegare i tappi alle bottiglie, nonché l’obiettivo di incorporare il 25% di plastica riciclata nelle bottiglie in PET dal 2025 al 30% in tutte le bottiglie di plastica dal 2030.

Prossimi step

Ora la decisione del Consiglio dell’UE con i testi integrali, come previsto dall’iter burocratico, sarà pubblicata nella Gazzetta  ufficiale dell’Unione europea.  Dopodichè, trascorsi 20 giorni dalla pubblicazione, entrerà formalmente in vigore anche se gli Stati membri avranno due anni per recepirla nella propria legislazione nazionale.


Eccezion fatta per talune misure, che; invece la direttiva prevede possano essere recepite a date differenziate. I divieti e gli obblighi di contrassegno dovranno essere applicati due anni dopo l’entrata in vigore.


Cappucci e coperchi fissi devono rimanere attaccati per tutti i contenitori per bevande fino a 3 litri, 5 anni dopo l’entrata in vigore della direttiva.


Gli obblighi aggiuntivi per la responsabilità estesa dei produttori dovranno essere implementati tra il gennaio 2023 e il 31 dicembre 2024, a seconda del prodotto.

Il contesto

La direttiva sui materiali in plastica monouso è un punto essenziale del piano d’azione per l’economia circolaredella Commissione Juncker e fa parte della strategia dell’Unione europea sulle materie plastiche, senza dubbio la più completa  esistente al momento su tutto il pianeta.  

Per affrontare il “rifiuto”, infatti, adotta un approccio allo specifico ciclo di vita del prodotto. In una visone di un’industria della plastica meno dannosa e più intelligente, innovativa e sostenibile. 

Anche questa direttiva, come la precedente del 2015 sui sacchetti di plastica, per determinare un rapido cambiamento nel comportamento dei consumatori, segue  lo stesso criterio. 

Le nuove misure, continua il comunicato stampa, una volta implementate produrranno benefici ambientali ed economici per la riduzione di emissioni pari a 3,4 milioni di tonnellate di CO 2 equivalente,  e relativi danni all’ecosistema che avrebbero un costo di 22 miliardi di euro da qui al 2030.

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Riferimenti

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