Una caratteristica della società “evoluta” occidentale è la sua intolleranza per l’intolleranza: che sia di genere, di razza, di orientamento sessuale o politico, dei gusti carnivori o vegetariani e di molte altre cose ancora.
Reclamare la “giustizia sociale” è diventata una significativa attività imprenditoriale negli ultimi decenni e la ricerca di minoranze maltrattate da rappresentare è sempre più frenetica, specialmente in campo sessuale, dove la sigla “LGBT”, che una volta doveva identificare le varianti “Lesbian, Gay, Bi-sexual e Trans-sexual”, guadagna almeno una lettera all’anno ed è oramai arrivata a nove caratteri—LGBTQIAPK—di cui poche persone non “del mestiere” riescono a ricordare il significato.
I mancini: una minoranza definita.
Nelle circostanze, è sorprendente che esista ancora una minoranza ben definita, storicamente maltrattata e tuttora discriminata che non abbia chiesto “restituzione” per le indubbie ingiustizie subite: i mancini.
Costituiscono circa il dieci percento della popolazione mondiale, una proporzione stabile da almeno cinquemila anni secondo gli studiosi.