
Anche se i dettagli della manovra non sono ancora conosciuti nella loro specificità, è a tutti noto che la stangata di tasse sulla casa, nella Legge di bilancio c’è, e tocca anche le detrazioni fiscali che il governo ha intenzione di riconoscere entro determinati limiti di reddito.
Ma detto questo nel capitolo detrazioni fiscali della manovra finanziaria in via di approvazione sono diverse le novità che riguardano la casa e gli immobili, a cominciare dal “bonus facciate”. La nuova agevolazione inserita per incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio che prevede – per ora si sa solo questo – un credito fiscale del 90% per la ristrutturazione e il rifacimento di facciate di immobili, palazzi e condomini.
"Bonus facciate" mancano le specifiche
Ancora infatti devono essere determinati i dettagli di attuazione. Massimale di spesa, anni entro i quali deve avvenire il recupero fiscale, lavori a cui potrà essere correlata la misura e la definizione dei soggetti beneficiari.
Insomma manca tutto.
Plausibilmente resteranno esclusi sia interventi di manutenzione ordinaria che immobili non residenziali, ma è bastato il solo annuncio della maggiore aliquota detraibile del “bonus facciate”per bloccare quanto era già stato programmato.
Un effetto #hashtag che senza altre specifiche, per i prossimi mesi, rischia di fermare ristrutturazioni edilizie e interventi di riqualificazione avviati con il beneficio delle detrazioni in vigore.
Sconto fiscale per gli "eco bonus" direttamente in fattura.
Altra novità che ha scatenato un putiferio tra i commercianti, lo sconto immediato in fattura per gli “eco bonus” . La misura che come stabilito dal decreto crescita, da luglio permetterà l’immediato sconto fiscale per interventi e beni finalizzati risparmio energetico. Ovvero di usufruire di uno sconto, pari al valore dello sgravio, direttamente al momento dell’acquisto sul prezzo di vendita anziché essere frazionato in dieci anni. La norma però non sarà obbligatoria e potrebbero perciò rifiutarne l’applicazione commercianti e piccole aziende, la cui capienza di credito d’imposta, rispetto alle multinazionali, è ben più limitata.

Proroga anche per "Bonus ristrutturazione"
Nel pacchetto proroghe confermato poi per tutto il 2020 anche l’attuale “bonus ristrutturazione”. Lo sgravio previsto fino a 96mila euro di spesa e pari al 50%, da scontare eventualmente in 10 quote annuali, per interventi di ristrutturazione edilizia.
Come pure prorogata la detrazione del 65% per la riqualificazione energetica. ”Ecobonus” riconosciuti per installazione di pannelli solari, impianti con caldaie a condensazione di classe A e sistema di termoregolazione, micro- cogeneratori, dispositivi di controllo remoto.
Detrazione, anche questa, da spalmare, in alternativa allo sconto unico, in dieci anni. Il cui tetto di spesa, passato da 30 a 65 mila euro, può anche arrivare fino a 100 mila euro per particolari tipologie di lavori.
Sisma bonus fino a dicembre 2021 e agevolazioni per acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata e
Confermato in manovra, il “bonus mobili”. La detrazione – o sconto fiscale – fruibile, a fronte di ristrutturazione della propria abitazione, per acquisto sino a 10mila euro spesa di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata.
Fino a dicembre 2021 in vigore anche il “sisma bonus”, che permette di scalare, in misura della riduzione del livello di rischio ottenuto con gli interventi su immobili privati e edifici adibiti ad attività produttiva, una quota variabile tra il 50% e l’80%. Da ripartire in cinque quote annuali, su un ammontare massimo di 96 mila euro di spesa annui per unità immobiliare.
Con una detrazione cioè più elevata – 70 o 80% – quando la riduzione del rischio sismico che si ottiene dagli interventi realizzati è di 1 o 2 classi, e quando i lavori riguardano parti comuni di edifici condominiali – 80 o 85% -.
Sparisce il bonus verde e giardini ma arriva il bonus unico condomini, e poi proroga per bonus zanzariere, tende da sole, finestre e infissi
Novità anche per i condomini. Al vaglio il “bonus unico condomini”.
Lo sconto fiscale per interventi e lavori di riqualificazione energetica, eseguiti all’interno dei condomini ovvero effettuati esclusivamente sulle parti condominiali comuni, che potrà essere ancora fruibile il prossimo anno.
Niente proroga invece per il “bonus verde e giardini”.
La detrazione IRPEF del 36% per chi, proprietario o avente titolo di un immobile, sostiene spese fino a 5mila euro per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte di pertinenza degli immobili privati di qualunque tipo.
Quindi terrazzi, giardini, balconi, anche condominiali; o per impianti di irrigazione e /o lavori di recupero del verde di giardini pubblici di interesse storico.
Nella manovra però del bonus verde non c’è più traccia che quindi scade a fine anno. Mentre zanzariere, tende da sole, finestre, infissi sono tutti bonus confermati.