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E' attesa per luglio la revisione di modifica del DPR380/2001, o Testo Unico per l'Edilizia.

Meno titoli abilitativi, istituzione del fascicolo del fabbricato, certificazione di sostenibilità delle costruzioni e istituzione della classe di rischio.

Sono queste le principali novità contenute nella bozza di modifica al Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (DPR n. 380/2001). 

E’ in via di completamento ed è previsto a breve  l’arrivo del  testo di revisione approntato dal tavolo dei tecnici del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.  

I lavori per la modifica del testo unico dell’edilizia, erano stati avviati nel 2018, con l’istituzione, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di un tavolo di lavoro sull’argomento.

Il Testo Unico dell’edilizia o DPR 380/2001, regola infatti molti procedimenti amministrativi di natura regionale, e coinvolge un complesso corpus normativo, spesso di incerta applicazione.  

In effetti riunisce le varie norme legislative vigenti sulla materia, ma negli anni, con la pertinace produzione legislativa statale e regionale, è diventato sempre più controverso.

130 Articoli, distribuiti su 4 Titoli

La stesura di un testo integrato e organico da avviare all’iter parlamentare, dunque, prende spunto dall’esigenza di armonizzare le norme di principio contenute nel T.U. a quelle regolamentari in delega al “governo del territorio” e perciò modificabili dalle singole Regioni.  

In sostanza con questo aggiornamento si punta ad uno snellimento delle procedure nonché a riorganizzare l’insieme delle norme che disciplinano il settore delle costruzioni.

Nel provvedimento,  costituito da oltre 130 articoli distribuiti in quattro Titoli, insieme alla riduzione del numero dei titoli abilitativi, l’eliminazione della procedura dell’autorizzazione sismica preventiva. 

La facilitazione ai processi di demolizione e ricostruzione. 

L’istituzione del concetto della “classe di rischio” della costruzione; sia  per incrementare la conoscenza del patrimonio edilizio, che al fine della riduzione dei rischi sismici.

L’istituzione  del  fascicolo del fabbricato nel contesto di un sistema integrato col territorio che l’Agenzia del Catasto,  – come annunciato dal Ministero – sta infatti mettendo a punto.  

Arriva la riforma, ma è già polemica.

Viene inoltre favorita la sostenibilità. Per esempio attraverso l’impiego di materiali eco-sostenibili o di riciclo e la demolizione selettiva; e la certificazione di sostenibilità degli immobili. 

Novità che hanno lo scopo di favorire la ripresa delle attività e attuare la rigenerazione e la riqualificazione dei centri urbani. 

La revisione predisposta dai tecnici del Ministero delle Infrastrutture, perfezionate le disposizioni che coinvolgono il territorio e l’Agenzia del Catasto, riguarderà quindi contenuti e disposizioni generali; disciplina dell’attività edilizia; resistenza e stabilità delle costruzioni; sostenibilità. 

Temi importanti quelli chiamati in causa nel tanto atteso testo di riforma. Ma si tratta di cambiamenti su cui già da adesso si polemizza…

 

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