
Oggi gli USA producono documenti classificati Top Secret a un ritmo di 90 milioni l'anno. Lo scopo non tanto quello di tenere riservate informazioni scottanti quanto quello di evitare di far sapere che il Governo le possieda.
Top Secret
Cosa c'è nei documenti classificati top secret
È evidente che certi segreti militari vadano protetti: i piani per respingere un eventuale attacco nemico, i codici per i messaggi cifrati, i nomi degli agenti che operano sotto copertura all’estero…
Pochi i segreti veri e molte banalità
Questi devono, tra l’altro, ricordare al Presidente di non chiedere “come sta Sua moglie” a un Capo di Stato che ha appena mollato la consorte per un’attraente segretaria—anche se la notizia è su tutti i giornali del suo Paese.
Non è un segreto: segreto è il fatto che il Governo americano ne parli al suo interno… Altri documenti, semplici atti amministrativi, vengono ‘classificati’ essenzialmente perché così non possano essere utilizzati nei casi giudiziari civili—un’interessante livello di protezione per il burocrate prudente… Insomma, il sistema dei segreti negli Usa è rotto, anche se ormai non può essere fermato: è troppo grande e troppo radicato da smantellare—e per rimpiazzarlo poi con che cosa?
Ogni documento dovrebbe avere una 'data di scadenza'
Nota diplomatica di James Hansen
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James Hansen è un ex diplomatico di carriera e giornalista. In Italia dal 1975, dopo aver svolto vari ruoli nel servizio estero americano, è stato vice-console degli Stati Uniti a Napoli, per poi passare al giornalismo. Corrispondente di diverse testate tra cui l’International Herald Tribune e il Daily Telegraph, è stato portavoce di personaggi come De Benedetti e Silvio e alla guida degli uffici stampa di Olivetti, Fininvest e Telecom Italia.
Dopo essere stato direttore editoriale di EAST, il periodico di politica internazionale ed economica edito da Europeye, oggi Hansen è presidente di una società di consulenza di relazioni internazionali, con sede a Milano, Hansen Worldwide, che consiglia importanti società e istituzioni; e dirige la News smart settimanale Nota Diplomatica, un’iziativa editoriale che conta migliaia di abbonati.